Caffè degli artisti biella

Caffè degli artisti biella

Ufficio di 224 m² nel parco uffici Bella Rosa

L’Ecomuseo Valle Elvo e Serra (EcoVES) è stato formalmente istituito nel 1998 da un gruppo di cittadini dei 15 comuni della Valle Elvo (Biella, Italia). Da allora, EcoVES promuove costantemente iniziative basate su un coinvolgimento attivo degli abitanti nella tutela del loro patrimonio materiale e immateriale.

EcoVES è presente in diversi siti, sparsi nella valle, dove sono stati sviluppati diversi temi di conservazione: tradizioni rurali alpine a Bagneri (nel comune di Muzzano), architettura tradizionale vernacolare a La Trappa (a Sordevolo), storia delle manifatture di ferro preindustriali e industriali a Netro e Mongrando, archivi dell’emigrazione locale a Donato, attività di ricerca dell’oro preistoriche e contemporanee a Vermogno e La Bessa (Zubiena), tradizioni religiose locali a Graglia, storia della fabbricazione di organi a canne a Occhieppo Inferiore.

In questi anni, i volontari EcoVES hanno avviato diversi progetti insieme agli attori locali sia a livello provinciale che regionale, coinvolgendo cittadini di ogni età, condizione sociale e background culturale. Una delle idee chiave della missione di EcoVES è quella di aiutare gli abitanti a recuperare il legame con il paesaggio in cui vivono, un legame che lo stile di vita contemporaneo e il consumismo di massa hanno contribuito a indebolire o distruggere. Gli abitanti contemporanei hanno perso la conoscenza che avevano i nostri antenati, su come il paesaggio debba essere protetto e trasformato allo stesso tempo. Conoscere la storia, la vocazione e le tradizioni di un luogo è quindi un mezzo per acquisire nuova consapevolezza nel processo di formazione del paesaggio per rispondere alle sfide poste dai nostri tempi. Un concetto che è stato ispirato da Hugues de Varine, uno dei “padri” degli ecomusei, nel suo libro “Le racines du future: le patrimonie au service du developpement local”.

  Dolce al caffe freddo

BORIS PETTHMAN DjFrankyBeeSerata KIA SOUL SPRITZ

Il team di food and beverage ha sviluppato e gestito oltre 40 ristoranti tra Dubai, Kuwait, Oman, Qatar e Regno Unito, attraverso punti vendita di proprietà e gestione diretta, punti vendita gestiti da terzi e franchising.

Lo sviluppo di concetti ha permesso alla direzione del settore ristorazione di coltivare un’attività di franchising che ora è attiva in diversi Paesi del CCG e nel Regno Unito. Il franchising copre l’intero ambito dell’attività, dagli studi di fattibilità iniziali e dalla progettazione al reclutamento, alla formazione e alla gestione continua.

Il più importante di questi franchising è Asha’s; questa joint venture è in collaborazione con la leggendaria artista indiana Asha Bhosle e fa parte della nostra joint venture “Insight Creative Restaurant Concepts”. Altri includono Biella, Vintage e Thai Chi.

Ispirato ai sapori dell’Andalusia, Seville’s è un vivace ristorante spagnolo e tapas bar, completo di ristorante all’aperto. Gustate un’invitante selezione di specialità regionali, create con amore dal nostro pluripremiato chef.

  Cosa prendere al bar al posto del caffè

20 febbraio 2023

www.cittadellarte.it Cittadellarte – Fondazione Pistoletto nasce nel 1998 come incarnazione fisica del Manifesto del Progetto Arte (1994) con cui l’artista Michelangelo Pistoletto proponeva un nuovo ruolo per l’artista: quello di creare un’interazione tra tutte le diverse sfere di attività umana che formano la società. Il museo ospita un’ampia selezione di opere di Michelangelo Pistoletto e di altri artisti dell’Arte Povera. Vengono organizzate anche mostre itineranti e il ristorante Cafetria Glocal ha vinto numerosi premi.

Il mio pomeriggio freddo | Musica calma e rilassante

Introduzione a Fluxus “Fluxus è stato un movimento artistico d’avanguardia emerso alla fine degli anni Cinquanta come gruppo di artisti disillusi dall’atteggiamento elitario che percepivano nel mondo dell’arte dell’epoca. Come i futuristi e i dadaisti prima di loro, gli artisti Fluxus non erano d’accordo con l’autorità dei musei nel determinare il valore dell’arte, né credevano che si dovesse essere istruiti per vedere e capire un’opera d’arte. Fluxus non solo voleva che l’arte fosse disponibile per le masse, ma anche che tutti producessero arte in ogni momento. È spesso difficile definire Fluxus, poiché molti artisti Fluxus sostengono che l’atto di definire il movimento è, in effetti, troppo limitante e riduttivo”. – La storia dell’arte

  Come rifiutare un invito per un caffè

Pavese, Ginzburg, Antonicelli e l’editore Frassinelli a San Grato, Sordevolo 1932Così Corrado Stajano: “Frassinelli è il tipografo in maniche di camicia e bretelle, con uno sguardo attento e serio, … con Pavese che sembra un immigrato scontento, Ginzburg, con un taccuino in mano che ricorda il medico di alcune commedie di Cechov, Antonicelli elegante, con un cappello nuovo di zecca con un alto nastro, il busto e le gambe in una posa perfetta, come la piega dei pantaloni.

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